«DONNA VITA LIBERTÀ», mostra di grafica d’arte

Sabato 25 novembre, alle ore 17:00 presso il Bunkervik di via Odorici (Brescia), si terrà l'inaugurazione della mostra «DONNA VITA LIBERTÀ», la mostra di grafica d'arte in cui quindici autrici e autori provenienti dalle Accademie di Belle Arti italiane si confrontano sui temi della libertà e della condizione della donna in Iran in una mostra collettiva che attraversa le molteplici forme espressive della grafica d'arte contemporanea.

“Zan, Zendeghi, Azadi (Donna, Vita, Libertà)” è il risultato del progetto di tesi di laurea del Biennio di Comunicazione Didattica dell'arte dell'Accademia SantaGiulia della studentessa Joelle Lupi.

In mostra opere di: Davide Bertelè, Emma Castellani, Ilaria Davanzo, Luigi Ferrari, Cecilia Galli, Matteo Maggi, Michele Maghini, Marta Montella, Maria Laura Olivieri, Avitha Panazzi, Beatrice Pescarolo, Matteo Ruggieri, Giorgia Sensoli, Jiayuan Tuo e Agnese Zavoli.

Il mondo dell’arte è un mondo pulsante di emozioni, pensieri e riflessioni. Attraverso le sue molteplici forme, è un veicolo privilegiato per raccontare le storie dell’umanità, per celebrarne i trionfi e meditare sui suoi conflitti e drammi. Attraverso l’arte grafica, la mostra “Zan, Zendeghi, Azadi (Donna, Vita, Libertà)” intende adempiere a questi ultimi compiti, offrendo viaggio nel cuore delle tematiche che definiscono gli ultimi eventi nell’Iran di oggi.
Lo slogan “Donna, Vita, Libertà”, originariamente proposto dal movimento di liberazione curdo, stabilisce un rapporto diretto tra le donne e la libertà. Si basa sulla convinzione che la liberazione delle donne costituisca le fondamenta della liberazione dell’intera società.
L’immagine della donna riflette i cambiamenti sociali, culturali e individuali. In Zan, Zendeghi, Azadi le donne emergono come eroine, scrittrici e interpreti della propria storia. Le artiste e gli artisti presenti in questa mostra esaminano gli aspetti dell’identità femminile e ne comprendono la forza, la fragilità e la determinazione. La vita, con le sottigliezze della gioia e del dolore, mostra la sua crescita e decadenza in queste opere grafiche come un fiume in costante movimento. Ogni opera è testimone di rivoluzione e trasformazione. In un’epoca in cui i diritti delle donne sono al centro dei dibattiti pubblici, il concetto di libertà assume una risonanza speciale. Libertà di esprimersi, di scegliere, di amare, di vivere alle nostre stesse condizioni.
Con le loro opere le artiste e gli artisti pongono interrogativi sul significato della libertà in relazione al genere, all’identità e al potere. L’arte grafica, con la sua intrinseca capacità di sintesi e di comunicazione visiva immediata, è un ottimo strumento per trasmettere questi messaggi profondi.
Le diverse scelte di materiali, tecniche e colori contribuiscono a rendere ogni opera unica, e la mostra si fa così espressione di voci, prospettive e sensibilità differenti. Invitiamo il pubblico a immergersi in queste opere per confrontarsi con i sentimenti e le sfide che sta vivendo il popolo iraniano. “Zan, Zendeghi, Azadi” non è solo una mostra d’arte, ma è un dialogo aperto, un invito alla riflessione e alla comprensione.