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L'Onda Rigeneratrice arriva domenica in città 

L'Onda Rigeneratrice arriva domenica in città
Progetto di arte sociale della Caritas con il patrocinio del Comune

CREMONA - Onda Rigeneratrice, questo il nome del progetto artistico e solidale itinerante che approda domenica 10 aprile, dalle 15 alle 19, in piazza del Comune. Partner promotori sono l'Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia e la Caritas di Cremona che realizzano questa iniziativa grazie alla collaborazione e al patrocinio del Comune di Cremona (Assessorato alla Trasparenza e Vivibilità Sociale) e al sostegno di CISVOL, Forum del Terzo Settore di Cremona e del Cremonese, Tavola della Pace, Nutrire la Pace Nutrire il Pianeta, Amnesty International Gruppo 288 Cremona e Cooperativa Solidarietà Sunugal.

L'evento è stato presentato questa mattina alla Casa dell'Accoglienza da don Antonio Pezzetti, direttore della struttura, con lui l'ideatore del progetto, Adriano Rossoni, artista e professore dell'Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia, e l'assessore alla Trasparenza e Vivibilità Sociale del Comune di Cremona Rosita Viola. Sono intervenuti inoltre, in rappresentanza delle varie associazioni, Giorgio Reali, presidente del CISVOL, e Daniela Polenghi per il Forum del Terzo Settore. “Abbiamo accolto con grande interesse questo progetto di arte sociale - ha dichiarato tra l'altro l'assessore Rosita Viola dopo che don Antonio Pezzetti si è soffermato sul significato e sull'attualità di questa perfomance - in quanto si tratta di una modalità per integrare la bellezza dell'arte insita in diverse culture, in quanto esiste un'umanità che respinge, un'umanità che distrugge come avvenuto a Palmyra, ma anche un'umanità che accoglie. Credo che quello di domenica sarà un momento di festa, di arte e di solidarietà dal forte valore comunicativo. Numerose sono le adesioni ed anche i ragazzi del Servizio Civile e di Garanzia Giovani sono coinvolti”.

Ad Adriano Rossoni, ideatore della progettazione e responsabile del coordinamento che vede la collaborazione creativa degli artisti Pietro Spoto e Papa Faye, il compito di spiegarne l'obiettivo che è innanzitutto comunicativo: l'onda, quella dei migranti, trasformata in un'opera collettiva per dimostrare che una società nuova è possibile, una società che, superata la fase dell'emergenza, possa vedere negli stranieri delle potenzialità che aiutino lo sviluppo della nostra realtà, mettendo a frutto le loro capacità anche in campo artistico. Composta da quattro moduli, l'opera, come è stato spiegato, ha uno sviluppo di 11 metri con un'altezza massima di 2,35 metri, ed è realizzata in giunco piegato e modellato a caldo. Il suo telaio sarà progressivamente rivestito con foglie di palma intrecciate. E' una struttura che diventa onda con il contributo di un gruppo di giovani italiani e di immigrati extracomunitari. In essa la creatività occidentale e africana si fondono in una sintesi propositiva: l'intreccio, di origine africana, vuole essere metafora della lenta, ma continua e determinata costruzione di un percorso di reciproca conoscenza per un possibile futuro di integrazione e di collaborazione, “condizioni necessarie per una nuova arte e una nuova più avanzata cultura”.

Il progetto è itinerante e la tessitura, avviata a Brescia, prosegue ora a Cremona e si completerà progressivamente nelle piazze di altri capoluoghi lombardi (a Lodi in maggio e a Bergamo in giugno), con l'azione di giovani sempre diversi, di nazionalità diverse, metafora di una auspicabile società integrata. Domenica 10 aprile, la struttura verrà spostata in piazza del Comune, seguirà l'avvio dell'intreccio collettivo con potenziale interazione e coinvolgimento del pubblico e tessitura del secondo livello. Ci sarà in contemporanea una performance sonora, anch'essa intreccio tra culture musicali diverse.

L'evento si chiuderà tra le 19 e le 20 quando l'Onda Rigeneratrice sarà spostata nel cortile Federico II di Palazzo Comunale dove rimarrà esposta fino a sabato 16 aprile. L'intreccio delle foglie è fatto da giovani cremonesi e da giovani extracomunitari ospiti della Casa dell'Accoglienza, sovrintendono alla tessitura Adriano Rossoni, Papa Faye, Babacar Mbengue, Ibrahim Mbaye insieme a studenti dell'Accademia Santa Giulia di Brescia, la direzione artistica e musicale è a cura di Pietro Spoto, i performer sono Mila Trani, Serena Ferrara, Papa Faye e Babacar Mbengue, al mixer Andrea Terrani, mentre la fotografia è di Stefano Arduini. Dopo la tappa a Lodi e poi a Bergamo l'ideatore del progetto, Adriano Rossoni, vorrebbe che quest'opera di land art potesse trovare una collocazione in una fondazione d'arte, oppure sul lago di Garda, in occasione del festival della poesia che vi sarà organizzato, e visto il materiale con cui è realizzata, smontata e poi riutilizzata per altre performance.

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